Ferdinando Scianna: La Geometria e la Compassione al Centro Culturale di Milano

Qualche giorno fa ho avuto il privilegio di visitare la mostra “La Geometria e la Compassione” di Ferdinando Scianna al Centro Culturale di Milano, assieme agli amici del Fotoclub Moniga. È stata un’esperienza intensa, un vero pugno allo stomaco: le immagini di Scianna ci costringono a guardare in faccia la sofferenza umana, senza filtri né compromessi. Nonostante la loro durezza, consiglio questa mostra a tutti gli amanti della fotografia e dell’arte. È un viaggio che vale la pena intraprendere, per comprendere e riflettere.

Un Titolo, Due Anime

Il titolo della mostra, “La Geometria e la Compassione”, cattura perfettamente l’essenza del lavoro di Scianna. La geometria rappresenta l’ordine e la precisione delle sue composizioni, dove ogni dettaglio è studiato con rigore. La compassione, invece, è la forza emotiva che pervade ogni immagine, un richiamo diretto alla condizione umana.

Un Percorso Visivo Coinvolgente

L’esposizione è strutturata in otto capitoli tematici: miseria, malattia, catastrofi, violenza, emigrazione, emarginazione, solitudine e morte. Ogni sezione è un invito alla riflessione, un viaggio tra le diverse manifestazioni del dolore umano. Scianna riesce a trasformare ogni fotografia in un racconto visivo potente, capace di toccare corde profonde dell’animo umano.

Dalla Sicilia al Mondo

Nonostante Scianna sia profondamente legato alla Sicilia, le opere esposte raccontano storie da ogni angolo del globo: Etiopia, Sudan, Bangladesh, India, Vietnam, Libano, Stati Uniti. Questa varietà di luoghi non è solo una questione geografica, ma un’esplorazione universale dell’umanità. Ogni scatto ci parla di dignità, di resilienza e della complessità della vita.

Fotografia e Filosofia

Questa mostra non è solo un’esposizione di immagini: è un’occasione per confrontarsi con la visione di un grande maestro della fotografia. Scianna considera il suo lavoro uno strumento per vedere e far vedere. “Non credo che la fotografia cambi il mondo,” dice, “ma forse aiuta a vedere cose che non vogliamo vedere.” E in questo è riuscito: le sue fotografie sono specchi che riflettono ciò che spesso scegliamo di ignorare.

Un’Esperienza da Non Perdere

“La Geometria e la Compassione” non è una mostra facile: è un viaggio emotivo che scuote, che obbliga a guardare la realtà negli occhi. Ma proprio per questo è un’esperienza imperdibile, che ci arricchisce e ci spinge a riflettere.